Monza Liberty: la bellezza sparsa in città
Monza Liberty può essere definito un momento, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, in cui la città è letteralmente fiorita.In collaborazione con Monza Reale, pubblichiamo anche qui l'articolo scritto per il loro blog!
C'è stato un momento, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, in cui Monza è letteralmente fiorita!
È la fase in cui raggiunge la sua massima espressione in Europa il movimento Liberty, e l'Italia non è certo estranea a questa nuova, elegante moda. Uno degli emblemi dello stile è la decorazione floreale, che vede nell'Iris la sua immagine più diffusa. Nella nostra città invece è un altro fiore a sbocciare: la margherita, in omaggio alla Regina d'Italia che a Monza trascorreva lunghi periodi di vacanza in Villa Reale. Proprio qui, le luci delle cancellate di ingresso di arricchiscono di ferri battuti fioriti (li avete mai notati?), particolare genere decorativo in cui i maestri monzesi e Alessandro Mazzucotelli su tutti, primeggeranno, mentre i villini nobiliari adiacenti al Palazzo vengono ristrutturati e sulle murature esterne appaiono elaborate ghirlande in cemento a fiori e nastri. Il Liberty a Monza prende appunto il nome di "Stile Margherita" a indicare quanto fosse diffusa questa immagine negli apparati decorativi.
Alcuni edifici sono particolarmente interessanti...ad esempio la famosa "Casa delle Farfalle" in via Volta, dove i ferri battuti delle finestre a piano terra sono modellati come fiori di loto, mentre ai piani superiori le balaustre dei balconi e i fregi nascondono numerose farfalle svolazzanti tra nastri e fiori. La struttura fu progettata dal celebre architetto Romolo Canesi, al quale dobbiamo anche la realizzazione della "Casa delle Cariatidi" affacciata su Largo Mazzini. Qui la fronte dell'edificio è dominata dal grande loggiato sorretto da sculture a mezzo busto femminile, particolarmente eleganti e sinuose nelle dolci movenze delineate dall'inarcarsi delle braccia e delle schiene. Sugli altri piani affacciano grandi bouquet di fiori e ghirlande, realizzando così una vera esplosione Liberty! È possibile che per questa decorazione Canesi si sia ispirato a quella progettata da Ernesto Bazzaro per il palazzo Castiglioni di Milano, in corso Venezia, che fu il primo edificio Liberty del capoluogo meneghino. Restando in Largo Mazzini, Canesi si occupò anche dell'ex Garage Nessi, in gusto orientaleggiante nelle incorniciature delle finestre; accanto fino a pochi anni fa c'era il negozio di calzature Capra, che fino alla chiusura ha conservato arredi e scatole di scarpe di fine Ottocento: era uno dei negozi più eleganti della città e tra i suoi clienti annoverava addirittura Re Umberto I ! Edifici Liberty sorgevano un po' ovunque, e uscendo dal centro cittadino se ne possono ancora trovare di interessanti (e recentemente restaurati) lungo via Borgazzi in direzione di Milano.
Aguzzate la vista, passeggiando in città, cercando le targhe apposte agli edifici in Stile Margherita...oppure scatenatevi alla ricerca di rose, tulipani, fiori di loto, ghirlande e margherite...vi sembrerà quasi di aggirarvi in un giardino di pietra e ferro battuto!