Art-U consiglia... un libro!
"Al di qua del fiume", di Alessandra Selmi Editrice Nord, 2022"Una mano è composta da cinque dita. Se tu ne togli uno non è più la stessa cosa. Puoi chiamarla ancora mano, ma non è più forte come prima e non riesce a fare più le cose che faceva prima."
Nel 1877 il giovane e ambizioso imprenditore tessile Cristoforo Crespi, contro tutte le opinioni più autorevoli dell'epoca decide di mettere in atto un progetto mai visto: acquista un terreno chiuso tra le sponde dell'Adda e lì decide di fondare un cotonificio.
Ciò che ha in mente Cristoforo va ben oltre la fabbrica, intorno ad essa infatti dovrà crescere un vero e proprio villaggio, in cui gli operai possano vivere tutta la loro esistenza, al servizio del padrone ma assistiti da questi in tutte le loro necessità.
È da questo evento, la fondazione di Crespi d'Adda, che prende le mosse il romanzo di Alessandra Selmi. L'autrice, appassionata delle vicende del luogo e cresciuta con le sue storie, ricostruisce gli avvenimenti che hanno portato alla costruzione del villaggio, sorto dal nulla grazie al lavoro di molti uomini che - per necessità o per stima nei confronti del padrone - decisero di abbracciare il sogno di Cristoforo Crespi e di renderlo un po' loro.
Le vicende storiche che vedono protagonisti Cristoforo prima e suo figlio ed erede Silvio poi, si intrecciano a quelle delle famiglie del villaggio: Emilia, figlia di un uomo di fiducia dei Crespi e amica d'infanzia di Silvio, che è costretta a lasciare gli studi per lavorare in fabbrica; i Malberti, vittime di un padre violento che rinnega il figlio maggiore, colpevole di vivere nel lusso come amante di ricchi uomini milanesi; l'oste Agazzi, che perde una gamba in un incidente di lavoro e si ritrova a crescere un figlio da solo e molti altri ancora.
Il benessere economico dei Crespi, frutto della loro visionarietà e di una insaziabile ambizione, non sarà però la garanzia di una vita felice. Nella generazione di Cristoforo e in quella di Silvio, saranno durissimi gli scontri tra fratelli, tra chi sente la responsabilità di portare avanti il nome della famiglia e superare i padri nel successo professionale e nell'affermazione sociale, e chi vorrebbe tentare nuove strade per dimostrare il proprio valore in altri campi, come Benigno Crespi, che fu tra i primi editori del Corriere della Sera.
Un romanzo avvincente, che nelle sue pagine mostra luci e ombre di quella che fu una delle più grandi imprese italiane tra XIX e XX secolo; nel racconto si riannodano tanti fili legati alla storia, all'imprenditoria e al progresso del nostro paese e si scopre come molti di essi siano da ricondurre alla famiglia Crespi.
Tanto fulgore però porterà alcuni dei protagonisti a perdere il contatto con la realtà e, nel disperato tentativo di preservare i rapporti famigliari, a condurre l'impresa sull'orlo del baratro.
Crespi d'Adda, oggi tutelato come patrimonio UNESCO, rimane sulle sponde del fiume a testimoniare 150 anni di straordinaria storia italiana.
Ti abbiamo incuriosito? Partecipa alla nostra visita guidata al villaggio operaio di Crespi d’Adda in programma il 4 febbraio 2023!