Art-U consiglia... un libro!
"L’architettrice" - Melania G. Mazzucco Romanzo, 2019, Einaudi editore“Tu avrai tutto quello che vuoi, tranne la cosa più importante, ha aggiunto la zingara. Ma se vorrai la cosa più importante, perderai tutto. Io però ormai non l’ascoltavo. Plautilla, Plautilla mia, urlava mio padre. E io mi sono alzata dalla panca e sono corsa nel buio della strada, singhiozzando.”
Quanto può essere difficile, al giorno d’oggi, per una donna farsi strada nel mondo dell’arte? Sicuramente non è semplice, e seppure abbiamo degli esempi luminosi di carriere di grande successo (pensiamo a Marina Abramović, Yayoi Kusama, Zaha Hadid), l’arte rimane ancora spesso un ambiente a prevalenza maschile. E se questo accade oggi, nel 2023, immaginatevi quale potesse essere la situazione nei secoli passati! Il nome più famoso, tra le artiste italiane di un tempo, è quello di Artemisia Gentileschi, talentuosa pittrice dalla storia personale tormentata che è riuscita ad affermarsi a dispetto delle difficoltà, diventando esempio per le donne che, dopo di lei, decisero di intraprendere la carriera artistica.
Plautilla Bricci, è una di queste. Vissuta a Roma nel XVII secolo, in un periodo in cui la città pullulava di artisti (o aspiranti tali) e grandi cantieri si susseguivano uno dopo l’altro sotto la protezioni di nobili e alti prelati, ebbe la sua prima formazione artistica grazie al padre, istrionico poeta commediografo e pittore, e seppe poi affermarsi poco alla volta nel campo delle arti grazie alla sua ostinazione e applicazione.
Il romanzo ci restituisce uno spaccato del tempo molto intenso e veritiero, grazie alle approfondite ricerche dell’autrice che tratteggiano la vita del tempo senza risparmiare gli aspetti più abietti e difficili: la povertà, la corruzione, le condizioni sanitarie disastrose, la società patriarcale che condannava le donne a un perenne ruolo subalterno.
Grazie all’amore del padre, al sostegno di amicizie forti e sincere, e all’apprezzamento dei colleghi, Plautilla riesce a farsi un nome nel panorama artistico dell’epoca, sia come pittrice - dipinse la Madonna con il Bambino (si diceva miracolosa) che è oggi pala d’altare nella Chiesa degli Artisti di Roma - sia come architetto, o meglio architettrice, come lei stessa si firmava. Elaborò un grandioso progetto, quello della Villa il Vascello, considerato all’epoca visionario: una grande residenza, che ricordava una gigantesca nave, circondata da giardini e giochi d’acqua, in posizione preminente sulla città. Di questo straordinario edificio nel romanzo si ripercorrono tutte le fasi ideative, progettuali e costruttive e in un salto temporale che ci porta al Risorgimento, nel pieno delle battaglie per la conquista di Roma, assisteremo - sempre grazie agli occhi di un artista - alla sua ingloriosa fine.
Quale fu il prezzo da pagare, per Plautilla Bricci? Come potè trovarsi a ragionare d’architettura con Gian Lorenzo Bernini lei, donna e di umili origini, che cercava di vivere della sua arte? La rinuncia più grande, come narra Mazzucco nella parte più romanzata della vicenda, intrecciata al racconto della carriera dell’artista, sarà quella all’amore dell’uomo che la aiutò a costruire la sua stessa fama. Il Vascello resterà come testimonianza di un amore profondo ma destinato a non compiersi mai del tutto.