Il gioiello della Martesana: Villa Alari Visconti a Cernusco sul Naviglio
sabato 09 novembre 2024

Il gioiello della Martesana: Villa Alari Visconti a Cernusco sul Naviglio

Marilena Criscuolo ci illustra la storia di Villa Alari, villa di delizia che il Comune di Cernusco sul Naviglio ha restituito al suo antico splendore con un complesso intervento di restauro.

VILLA ALARI VISCONTI DI SALICETO   


Tra gli edifici storici tuttora presenti a Cernusco sul naviglio, verdeggiante cittadina sulle sponde della Martesana, Villa Alari Visconti di Saliceto è considerata una delle più interessanti testimonianze di “villa di delizia” del milanese. 


La storia: il conte Alari e l'Arciduca Ferdinando d'Asburgo

Il conte di Tribiano, Giacinto Alari, commissionò la costruzione della Villa tra il 1703 e il 1725 all’architetto romano Giovanni Ruggeri, allievo di Carlo Fontana, impegnato a Milano dal 1690 per la realizzazione della facciata di palazzo Cusani in via Brera.


Nel 1743, Villa Alari è documentata grazie a Marc’Antonio Dal Re che la include tra le importanti incisioni dal titolo Ville di delizia o siano palagi camparecci nello Stato di Milano. Appare circondata da un vasto giardino alla francese, che si protende fino al Naviglio Martesana, limite meridionale della proprietà degli Alari. Con una veduta a volo di uccello, è possibile apprezzare la conformazione architettonica della Villa, dotata di un fronte verso sud e di due ali di servizio verso nord, che racchiudono il cortile d’onore. Una di queste culmina con la cappella gentilizia, l’altra con la portineria.


Nel 1772, l’imperial regio architetto Giuseppe Piermarini fu incaricato di scegliere una residenza di campagna estiva per gli Arciduchi Ferdinando d’Asburgo, figlio dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, e la sua consorte Maria Beatrice d’Este. Dopo aver valutato alcune ville nel lecchese e nel milanese, la scelta cadde proprio su Villa Alari.


Per quattro anni, Villa Alari fu residenza estiva degli Arciduchi, ma al termine di questo periodo i legittimi proprietari, gravati dalle spese sostenute per adattare la Villa all’esigenze di corte, proposero all’Imperatrice Maria Teresa d’Austria di troncare il soggiorno degli Arciduchi o di acquistare la loro proprietà, dal valore di 53.000 zecchini, una cifra ritenuta “esorbitante” dai possibili acquirenti. Gli Alari riottennero quindi la Villa insieme a tre tabacchiere d’oro, regalate loro per il disturbo.


Ottocento e Novecento: i Visconti di Saliceto

Nel 1831, la famiglia Alari si estinse alla morte del conte Saulo Alari, la cui vedova Marianna San Martino della Motta, sposò Ercole Visconti di Saliceto. Il figlio Alfonso, chiamato “l’innominato di Cernusco sul naviglio”, ebbe un ruolo importante nella storia patria, partecipò alla Seconda Guerra di Indipendenza e creò un istituto bacologico per sostenere una delle attività locali più fiorenti, dedicandosi all’apicoltura e all’agricoltura. Con la morte di Valentina nel 1944, il barone Giulio Pizzini disperse gli arredi e la quadreria e cedette la Villa all’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio che, fino al 1999, trasformò la residenza in uffici, al piano rialzato e in Ospedale psichiatrico, al piano nobile. 


Gli anni duemila e l'acquisizione del Comune

Con la costruzione del Centro S. Ambrogio, nel 2007 la Villa è stata acquistata dal Comune di Cernusco sul naviglio, che in questi anni ha intrapreso una prima campagna di restauri che ha interessato le facciate e la copertura, ammalorati a causa delle infiltrazioni di acqua piovana e della mancata manutenzione, riportando le superfici a una tonalità vicina a quelle storiche.


Dopo aver attraversato l’atrio di ingresso, in origine aperto, si accede alla sala della musica decorata da un’Allegoria con le quattro stagioni riferibile a Pietro Maggi. Dalla sala si può ancora godere del cannocchiale prospettico documentato dalle incisioni settecentesche di Marc’Antonio Dal Re. Una volta percorso lo scalone monumentale, affrescato da Francesco Fabbrica con Ercole accolto nell’Olimpo, si accede alla sala da ballo affrescata sulla volta con il Trionfo di Apollo di Giovan Angelo Borroni, attivo a Palazzo Clerici insieme a Giambattista Tiepolo. 


Sei curioso di visitare la Villa? Fino a marzo, vi aspettiamo a Cernusco per una domenica al mese, con visite guidate gratuite per tutti (grazie al sostegno e al contributo del Comune di Cernusco sul Naviglio)!

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