Gli “Ambienti remoti” di Alessandro Favini al Castello di Bellusco
Una nuova mostra al Castello di Bellusco, in occasione della Sagra di S. Giustina 2018, ci porta a scoprire il mondo di Alessandro Favini, artista emergente. Abbiamo con noi una "guida" d'eccezione: Simona Bartolena, che firma questa presentazione.Alessandro Favini è entrato in punta di piedi nel mondo dell’arte, pensando alla pittura dapprima quasi come un rifugio, un luogo di conforto, e poi, con sempre maggior sicurezza in se stesso e nel proprio talento, come uno strumento espressivo, come un mezzo per raccontarsi.
I suoi primi dipinti sono scorci di paesaggi realizzati en-plein-air, con un tocco macchiato, tonale, giocato sui contrasti cromatici, che ricorda la pittura postmacchiaiola. Sono piccole vedute ritratte a pennellate piene, dalle forme sintetizzate, plasmate nel colore con gesto sicuro, che rivelano già una certa personalità e lasciano ampiamente presagire i futuri sviluppi della ricerca dell’artista. L’interesse per il vero ben presto muta in qualcosa di diverso: in fondo la realtà per Alessandro è sempre stata solo un pretesto per raccontare qualcosa di ben più profondo e privato.
I temporali estivi, gli eventi atmosferici repentini e inaspettati si trasformano in una sorta di indagine sull’animo umano, nella descrizione di un evento interiore.
Passo dopo passo Alessandro abbandona ogni legame con il paesaggio “terreno”, volgendo lo sguardo al cosmo e alla sua vastità, trovando nello spazio infinito un soggetto ideale per la propria riflessione sugli stati d’animo e sulla condizione umana.
Ed ecco nascere nuovi e inaspettati non-luoghi, mondi immaginifici e paesaggi extraterrestri, costruiti con segni rapidi e pennellate stratificate, con linee che ne suggeriscono la profondità, vibranti di colori inconsueti, animati da una tavolozza nella quale trionfano toni mai banali di verde e di blu scaldati da tocchi di bitume.
Gli Ambienti remoti di Favini sono sogni, sono visioni, sono porte che si aprono su spazi celesti non ci fanno paura né sollevano motivi di inquietudine, ma al contrario ci scaldano con la loro luce, attraendo il nostro sguardo magneticamente.
Sono ambienti dove ciascuno di noi può perdere o ritrovare se stesso.
Sono occasioni di riflessione privata, che ci inducono a volare, come ha volato (e con quale gioia e libertà…) l’artista nel momento della loro creazione.
Simona Bartolena
Associazione Ponte43
Sulla mostra:
Castello da Corte, via Castello 1, Bellusco, da venerdì 7 a domenica 15 settembre.
Inaugurazione venerdì 07/09 ore 19:00.
Presentazione con Simona Bartolena domenica 09/09 ore 18:30.
Apertura della mostra: sabato 8 e domenica 9 ore 10-12 e 16-20; sabato 15 e domenica 16 ore 16-19.
A cura di Art-U Associazione, Comune di Bellusco - Assessorato alla Cultura, Associazione Ponte43.