Art Déco. Il trionfo della Modernità
lunedì 28 aprile 2025

Art Déco. Il trionfo della Modernità

La mostra, aperta a Palazzo Reale dal 27 febbraio al 29 giugno 2025, celebra il Centenario (1925-2025) de l'Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes di Parigi, l'evento che segnò l’affermazione dello “Stile 1925” o Art Déco.

La mostra, aperta a Palazzo Reale dal 27 febbraio al 29 giugno 2025, celebra il Centenario (1925-2025) de l'Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes di Parigi, l'evento che segnò l’affermazione dello “Stile 1925” o Art Déco.

Un piccolo dirigibile, simbolo della Generazione D (Generazione Déco) accoglie i visitatori nella prima sala della mostra, esso celebra, con la sua audacia estetica, il loisir, il turismo esclusivo di una classe privilegiata che celebra la modernità, che accoglie con entusiasmo le innovazioni tecniche che rendono possibili esclusivi viaggi intercontinentali, almeno fino alla tragedia dello Zeppelin, che pose fine alla storia delle spettacolari aeronavi. Una vicenda, quella dell'Art Déco che con la storia delle aeronavi condivide molto, compresa l'effimera durata.

Sulla parete campeggiano le parole di Margherita Sarfatti, a introdurre in modo eloquente un'énfilade di stanze che ospitano oggetti celebrativi del gusto raffinatissimo espressione dell'élite del tempo:

"Invochiamo il dono di un po' di bellezza

per addolcire, per arricchire,

per nobilitare l'aspra vita quotidiana con il sorriso del divino,

del solo, indispensabile, superfluo"

Ma che cos'è l' Art Déco? Un linguaggio diffusosi nell'arco di circa un decennio, tra il 1920 e 1930 che traduce la modernità incalzante e frenetica con una sensibilità verso le novità d'avanguardia. L'Art Déco si manifesta nelle ambientazioni lussuose e fiabesche dei teatri, cinema, caffé, treni, transatlantici e coinvolge la moda, l'arredo, le suppellettili. Lo stile Art Déco ricerca l'assoluta eleganza, il lusso, la gioia di vivere di una generazione che desidera lasciarsi alle spalle la Grande Guerra.

Le sale della mostra si susseguono accogliendo una moltitudine di iconici manufatti: dalle ceramiche di Gio Ponti dai decori sospesi tra fasti antichi e nuova creatività, ai vetri di murano dalle stravaganti forme, dagli abiti luccicanti in perfetto stile anni Venti, agli esotici centrotavola amati da D'Annunzio. 

Nel percorso espositivo non manca neppure una Wunderkammer déco che raccoglie meraviglie della natura e dell'artificio con il principale scopo di suscitare stupore e fascinazione in chi vi si trova dinnanzi. Ecco allora un centrotavola con razza polpi e un trittico realizzato per i coniugi Necchi Campiglio. E che dire del monumentale Centrotavola per le Ambasciate opera di Gio Ponti e Tomaso Buzzi? di fronte alla raffinatissima porcellana bianca rifinita in oro che assume forme animali e vegetali, gli occhi si riempiono di meraviglia.

E quando il gusto art déco entra in crisi? niente paura la creatività artistica lungi dall'esaurirsi si trasforma e il repertorio fastoso del Déco lascia spazio negli anni Trenta a una nuova produzione diffusa in tutta l'Europa, lo stile Novecento contrassegnato dal grafismo, dalle iconografie spiritose e narrative: un'altra storia.

Non perdere l'occasione e visita con noi questo suggestivo percorso tra le arti decorative che celebra la modernità:

SABATO 31 MAGGIO ORE 10:30


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