Itinerario
mercoledì 02 ottobre 2019

Itinerario "slow" a Inzago: dalle sponde del Naviglio allo splendore delle piccole chiese

Il borgo di Inzago raccoglie, lungo il Naviglio Martesana, ville di delizia e suggestivi luoghi della fede

L'Italia, si sa, è il Paese dei borghi. La dimensione cittadina ci affascina è vero, in città c'è sempre qualcosa da fare, un film al cinema, uno spettacolo teatrale, una gara podistica, l'evento glamour, in un turbine irrefrenabile di cene e serate. 

Ma c'è qualcosa che si può trovare ancora solo nel piccolo paese, ed è la lentezza. La provincia va lenta: iniziamo a considerarlo un vantaggio. 


Quattro passi per Inzago

A Inzago tutto è a portata di piede e di bicicletta. Il centro storico è un concentrato di vie e piazzette, chiese, chiesine, palazzi, ville. Ai margini il traffico scorre sulle provinciali, ma se si sceglie di andare in centro a piedi, troveremo sempre una panchina, un angolo di verde, un bar dove fare una pausa rilassante con un buon caffè o un gelato e perché no, un buon ristorante locale. 

La fortuna di Inzago è stata il Naviglio Martesana: le acque scorrono copiose dal Quattrocento ad oggi, senza sosta, collegando queste terre agricole e industriose a Milano. Ora il naviglio, al suo ingresso in città, si deve nascondere: i milanesi hanno deciso che l'ultimo edificio a specchiarsi nelle sue acque è la Cassina de' Pomm, dopo di che su via Melchiorre Gioia scorre il traffico (chissà se rivedremo il naviglio tra qualche anno anche in questa tratta, per ora della riapertura si parla soltanto...). Ma nei paesini che ancora sono lambiti dal canale, sono le ville di delizia e i luoghi della fede a fare da padroni. E Inzago ne è straordinariamente piena. 


In villeggiatura sulle rive del Naviglio Martesana...

Sono quasi una ventina gli edifici di pregio tra ville, case storiche e palazzi che punteggiano il centro e che portano il nome di nobili famiglie del passato o dei proprietari attuali, spesso ravvicinati tra loro e con giardini nascosti oppure affacciati direttamente sul naviglio. I possidenti sceglievano Inzago per la villeggiatura o come residenza privilegiata: qui si respirava aria buona, le acque abbondavano per irrigare i giardini e muovere i mulini, il verde faceva da sfondo ad amabili passatempi, basti pensare che nella Villa Marietti c'era addirittura il Casino, una tra le associazioni più ambite della zona e a cui partecipavano, nell'Ottocento, borghesi e nobili "illuminati" tra feste, partite a carte e dotte conversazioni. 

Molte dimore sono private e talvolta qualche proprietario, con atto di generosità e in occasioni particolari, accoglie gli attenti visitatori nel proprio giardino; altre sono sedi di banca come Villa Facheris (BCC) o di uffici pubblici, come Palazzo Piola che è sede comunale e di recente è stato restaurato con grande cura e attenzione al bello. 


... o in preghiera davanti alla Sindone di San Carlo Borromeo

Non vanno dimenticati poi i luoghi della fede, che celano segni di commovente devozione come al Santuario del Pilastrello, ai margini dell'abitato, molto amato dalla gente del luogo che vi portava i propri ex voto, oppure pregevoli affreschi come la chiesa di San Rocco affacciata sulla piazza principale, e infine la parrocchiale: lo sapevate che conserva una copia della Sacra Sindone, appartenuta a San Carlo Borromeo in persona? 

Per non parlare delle personalità che con Inzago hanno avuto un legame particolare e che intrecciano la propria vicenda ai luoghi cittadini: il cantante Luigi Marchesi che si esibì per Napoleone e a cui si deve l'ospedale cittadino, Gabrio Piola illustre matematico ed esponente della famiglia proprietaria dell'attuale palazzo comunale, Lucia Marliani celebre amante di Galeazzo Maria Sforza e moglie del proprietario della villa Raverta (ora Gnecchi Ruscone), lo stesso Carlo Borromeo con il suo fidato segretario Ludovico Moneta, il professor Quintino di Vona eroe della Resistenza ricordato nella piazza principale...

...come in tanti altri piccoli borghi, anche a Inzago può sorprendervi la ricchezza della storia locale (approfondita in modo rigoroso e appassionato dall'Associazione Studi Storici della Martesana) e delle piccole significative bellezze che vi circondano nello spazio di poche vie. 

In occasione della Sagra, grazie alla collaborazione dell'Amministrazione Comunale, del parroco e dell'Ecomuseo Martesana, siamo pronte a raccontarvi un pezzo di questa piccola grande storia. 

VI ASPETTIAMO!

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