Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023: si parte!
mercoledì 25 gennaio 2023

Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023: si parte!

Il 2023 è l'anno delle due città lombarde, protagoniste di un ricco calendario di iniziative!

Lo aspettavamo da tempo questo fatidico 2023, ed è arrivato carico di entusiasmo. Il 20 e 21 gennaio le due città, vicine geograficamente ma non solo, hanno festeggiato in modo istituzionale prima e popolare dopo questo inizio d'anno così speciale. Dopo la tragedia del covid, che ha colpito particolarmente le terre di Bergamo e Brescia, si sente la necessità di un'immersione nella bellezza: una bellezza di cui sono intrise ma talvolta poco conosciuta e per questo giunge ancor più inaspettata e preziosa. In due città che vengono spesso associate alla produttività e alla cultura del lavoro prima che all'arte, è tempo di accendere i riflettori su esperienze, persone, luoghi portatori di valori altrettanto importanti: la cultura non come qualcosa di accessorio, ma come fondante dell'identità, come necessaria alla crescita della società. Per dodici mesi le piazze, le strade, i parchi e soprattutto i musei saranno popolati di turisti e curiosi, attratti dalla possibilità di respirare l'atmosfera della Capitale della Cultura. Nel 2022 è stato l'anno di Procida, nel 2024 sarà quello di Pesaro. Nel frattempo, Associazione Art-U vi porta a Bergamo nel 2023!

Cominceremo con una delle grandi novità: la riapertura - dopo i lavori per il nuovo allestimento - dell'Accademia Carrara, la più importante pinacoteca cittadina. Nata dalla generosità del Conte Giacomo Carrara alla fine del Settecento, nelle sue sale si possono ammirare capolavori dal Quattrocento all'Ottocento provenienti da lasciti di privati cittadini, che si inseriscono nel solco di questa importante tradizione del dono, peculiare del museo. Il nuovo percorso espositivo, articolato su 16 sale e curato da una commissione scientifica di alto profilo, ci permetterà di ritrovare le opere di Pisanello, Mantegna, Bellini, Raffaello, Botticelli, Lotto, Tiziano, Moroni, Piccio, Hayez in una cornice elegante e sempre più fruibile dai visitatori; a questi capolavori si aggiungono le sculture della collezione Zeri e la donazione più recente, la prestigiosa collezione Scaglia, composta da medaglie e placchette che dialogheranno nell'allestimento con le opere dei grandi artisti.

Ma non solo: nella nuova Accademia Carrara gli spazi del primo piano permetteranno nei prossimi anni di far emergere dai depositi le opere non esposte riscoprendole di volta in volta con letture e prospettive sempre nuove. Il programma di mostre per il 2023 è fittissimo, dalla pittura alla fotografia (Vette di Luce, durante l'estate) al melodramma (Tutta in voi la luce mia, da settembre). Si parte con Cecco del Caravaggio, all'anagrafe Francesco Boneri: una mostra di ricerca e scoperta di questo pittore geniale, controverso e misterioso, probabilmente il migliore dei seguaci di Caravaggio, appunto "l'allievo modello". Fu infatti discepolo del grande Michelangelo Merisi a Roma, vicinissimo a lui anche nella sua vicenda personale, modello per molti dei suoi quadri (due dei quali a rotazione saranno in mostra: il San Giovanni Battista dei Musei Capitolini e il David con la Testa di Golia della Galleria Borghese) e a sua volta pittore dal talento cristallino e sorprendente. Il percorso tra opere di carattere sacro e profano (dal collezioni private e musei nazionali e internazionali) ci condurrà alla scoperta della sua vicenda biografica, del rapporto con il maestro, delle sue radici lombarde e dell'influenza che ebbe sui pittori suoi contemporanei, fino a formulare una suggestiva ipotesi sulla formazione del celebre pittore bergamasco Evaristo Baschenis. L'esposizione dedicata a Cecco del Caravaggio è una prima mondiale, mai una mostra aveva indagato la sua figura sfuggente ed intrigante in modo così completo: basti pensare che ci sono ben 19 opere del pittore su un corpus di circa 25 ad oggi attribuitegli. E sono opere meravigliose, dai soggetti iconografici spesso originali (vi stupiranno i Fabbricanti di strumenti musicali) e ricche di enigmi solo in parte disvelati dal paziente lavoro di Gianni Papi, massimo studioso di Cecco, curatore della mostra insieme a Maria Cristina Rodeschini.

E poi...non abbiamo mica finito! La scala del museo che collega i diversi livelli dell'esposizione è anch'essa diventata un'opera d'arte! Il duo di artisti californiani Fallen Fruit, con il loro stile pop e la loro grande sensibilità, ha concepito un caleidoscopio di fiori, frutti, figurine e dettagli di dipinti del museo e dei luoghi della città che si avvitano da terra salendo in un turbine sulle pareti, sulle finestre e persino sulle porte dell'ascensore. Un'installazione site specific che è valore aggiunto al museo: sarete avvolti dai colori ancor prima di apprezzare quelli delle opere in sala! In estate arriverà anche l'apertura del giardino della Carrara, grazie anche alla partnership con PwC: uno spazio verde a terrazzamenti di circa 3000 mq a ridosso delle storiche mura cittadine che è sempre stato seminascosto alla vista e che finalmente potrà essere goduto da tutta la cittadinanza. Ci sarà anche un bistrot...insomma, non resta che venire con noi a respirare un po' di questa bellezza!


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