6 cose da non perdere a Oreno e dintorni
Vi suggeriamo qualche idea per una passeggiata tra i luoghi d’interesse del borgo di Oreno: dai cortili storici all'antico convento francescano, dalle ville di delizia alle cascine nel parco della Cavallera.UN BORGO DI CARATTERE
È notizia fresca che ben presto l’abitato di Oreno, frazione di Vimercate dal 1929, avrà un’insegna d’ingresso che lo denominerà “Borgo di carattere”.
Di “carattere” Oreno ne ha senza dubbio da vendere grazie alla presenza sul suo territorio di alcuni beni d’interesse storico culturale e paesaggistico.
Vi proponiamo alcuni suggerimenti per una passeggiata tra i luoghi d’interesse del borgo: i cortili storici, il convento dei frati, le ville di delizia e le cascine!
1. Corti e Cortili storici
La dimensione più autentica del borgo di Oreno si respira entrando nelle corti e nei cortili che, sopravvissuti al passare del tempo, conservano ancora oggi nomi allusivi alle antiche attività tradizionali storicamente collocate al loro interno come la Corte de la pesa (nei pressi dell’attuale farmacia Pansini) a ricordo della presenza della pesa pubblica o la Corte del Lacee (oggi sede del B&B Borromeo) ovvero la corte del lattaio dal nome dell’attività storica.
Da segnalare anche la storica Corte San Carlo sviluppata su tre livelli e la Corte Crivelli un tempo casa degli umiliati e oggi sede del Centro Diurno Anziani.
Nella società contadina la corte era, non solo luogo residenziale ma anche e soprattutto luogo legato all’ attività produttiva di tipo agricolo. Ancora oggi gran parte di esse conserva tracce delle antiche funzioni rurali nei fienili contraddistinti dal peculiare grigliato a croce in mattone, nelle pavimentazioni rustiche, nei pozzi - talvolta sopravvissuti - e nelle immagini devozionali mariane, segno di pietà popolare.
2. La chiesa e il convento dei frati francescani
Eretto sulla sommità di un’area collinare detta Dosso di Brera, il complesso conventuale include la chiesa che, secondo la tradizione, sarebbe stata edificata all’indomani del passaggio orenese di San Francesco d’Assisi. Tuttavia i primi documenti che parlano della chiesa sono del 1215 e quindi precedenti la morte del santo assisiate.
Alla luce di questa considerazione gli studi recenti contenuti nel volume Storia di antiche mura di Lino Varisco restituiscono una nuova versione della storia. La chiesa si presenta oggi con una facciata barocca con nicchie ospitanti le statue dei santi Francesco d’Assisi e Antonio da Padova
Al Cinquecento risale la struttura del chiostro porticato su due livelli che conserva la suggestiva scansione ritmica data dall’alternarsi di colonnine in serizzo. Il convento è oggi abitato da una piccola comunità di frati minori cappuccini. Annesso al convento c’è un curatissimo giardino, cornice e completamento di questo luogo di spiritualità, vero spazio di contemplazione e di silenzio dove la natura, prima ancora dell’uomo, esalta e canta il suo Creatore.
3. Villa Gallarati Scotti
Al centro di Oreno la monumentale facciata della Villa Gallarati Scotti non passa certo inosservata.
L’imponente edificio fu eretto per volontà della famiglia Scotti, i più importanti proprietari terrieri di Oreno, come edificio destinato ad affermare il proprio status sociale all’interno dell’abitato. L’iniziale impianto architettonico di forme barocche fu sottoposto a un restyling in stile neoclassico ad opera di Simone Cantoni alla fine del Settecento prendendo a modello la vicina Villa Reale di Monza. L’immenso parco all’inglese, secondo per dimensioni solo a quello monzese, conserva ancora oggi scorci suggestivi come la scenografica prospettiva del viale dei tigli culminante nel barocco Ninfeo del Nettuno.
Oggi la villa è una dimora di charme destinata ad ospitare meeting aziendali ed eventi, affidata alla gestione di Chateauform.
4. Casino di Caccia Borromeo
I dirimpettai degli Scotti, i Borromeo, si insediarono a Oreno a metà Cinquecento occupando un edificio denominato “Casa del Massaro” eretto nella prima metà del XV secolo dalla famiglia orenese dei “Della Padella” e impreziosito da un pregevole ciclo di affreschi in stile gotico cortese che dà il nome attuale al complesso architettonico, oggi da tutti conosciuto come “Casino di Caccia Borromeo”.
5. Cascina Cavallera
Che siano ormai ridotte a un rudere come le Cascine Varisco e Cavallera o valorizzate e trasformate in location da cerimonia come la Cascina Lodovica, le cascine orenesi sono dei modelli di architettura rurale di grande fascino.
Lungo la pedonale Strada della Santa che collega Oreno a Cascina del Bruno (frazione di Arcore) si staglia l’imponente mole della Cascina Cavallera oggi in rovina, un luogo custode della memoria della vita contadina il cui nome rimanda all’antico titolo di cavalieri di Santo Stefano dei due fratelli proprietari appartenenti alla famiglia Scotti.
In tempi recenti il nome della cascina è stato prescelto per denominare il parco sovra-comunale che si sviluppa per gran parte in Oreno e si contraddistingue per l’ampio spazio destinato alla coltivazione della patata bianca, prodotto tradizionale lombardo all’origine della nota manifestazione orenese “La sagra della patata” nata nel 1968, nonché ingrediente base dei famosi “gnocchi di Oreno”.
6. Cascina Lodovica
Percorrendo la strada che da Oreno conduce a Velasca ci si imbatte invece nella ottocentesca Cascina Lodovica, nota per il museo delle carrozze d’epoca e per aver ospitato spesso le competizioni nazionali di attacchi d’eleganza. La scenografica cascina è stata oggi trasformata in una raffinata location per eventi e matrimoni.
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