5 cose da vedere nell'Isola Bergamasca
giovedì 25 febbraio 2021

5 cose da vedere nell'Isola Bergamasca

Siete in cerca di idee per una gita fuoriporta? Addentratevi con noi nell'Isola bergamasca, lungo un percorso che spazia dai castelli all'archeologia industriale!

Avete mai esplorato il territorio della bergamasca? Come per tante altre zone della nostra bella regione, anche qui è facile imbattersi in luoghi dalla storia particolare, densi di arte, storia e cultura.

Seguiteci in questo articolo: vi suggeriamo un itinerario tra le località più note dell'"isola", un'area a forma di triangolo rovesciato, compresa fra il Brembo a Est, L'Adda a ovest e il Monte Canto a nord, in cui nel giro di pochi chilometri si incontrano villaggi di archeologia industriale, castelli medievali, chiesette romaniche e antichi ponti...






1. CRESPI D'ADDA (frazione di CAPRIATE SAN GERVASIO)

 

Sulle verdi sponde dell'Adda compare un villaggio operaio che conserva ancora tutto il fascino dell'avventura della Rivoluzione Industriale. Potrete passeggiare tra le vie ordinate ammirando le file di casette operaie con i giardinetti e gli orti ben curati, le ville dei dirigenti dalle forme eclettiche e mai uguali, i servizi pubblici come la scuola e i bagni, il severo cimitero e l'imponente mole della fabbrica caratterizzata dalle decorazioni in cotto e dal susseguirsi dei capannoni modulari. Tutto nasce a partire dal 1878 grazie all'ingegno e alla lungimiranza degli industriali cotonieri Crespi, che scelsero le rive dell'Adda per concretizzare un sogno di progresso e modernità. Crespi è uno dei più begli esempi in Europa della realtà dei villaggi operai, tanto da meritare nel 1995 il titolo di Patrimonio dell'Umanità UNESCO. 


2. BASILICA DI SANTA GIULIA A BONATE SOTTO

 

 

Siete in cerca di atmosfere romantiche e perchè no, anche...romaniche? Allora è il momento di stupirvi per un piccolo gioiello inaspettato: una chiesa del XII secolo che è stata trasformata in un cimitero! In località Lesina a Bonate Sotto, proprio all'ingresso del cimitero, le pareti in nuda pietra e le absidi semicircolari di Santa Giulia ci parlano il linguaggio solenne del romanico. Ma la chiesa, un tempo a pianta basilicale, non ha più la copertura se non nella parte dell'altare, decorata da affreschi settecenteschi. Al posto delle navate, un piccolo cimitero verdeggiante e alle pareti decine di lapidi sepolcrali. 


3. CASTELLO DI MARNE (frazione di FILAGO)

 

 

Le forme del castello sono oggi il frutto delle risistemazioni avvenute a partire dal tardo Ottocento, quando fu acquisito dalla famiglia Colleoni, ma la posizione strategica arroccata sopra il torrente Dordo e vicinissimo al Brembo ci rimanda alla vocazione militare con cui sorge nel Medioevo. Il torrione d'ingresso si erge in mezzo alla rada boscaglia che cresce sulle sponde del torrente e dal ponte di accesso, un tempo levatoio, guardando verso il basso si spalanca il piccolo orrido roccioso che subito ci fa tornare ai tempi delle rocche, delle spade e dei cavalieri medievali. Attualmente è una location per matrimoni ed eventi ma periodicamente è aperto per visite guidate. 


4. S. EGIDIO A FONTANELLA (frazione di SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII)

 

Per raggiungerla bisogna seguire un sentiero che fra un tornante e l'altro ci accompagna sopra il centro di Sotto il Monte, famoso per aver dato i natali al Papa bergamasco, Giovanni XXIII. Qui si trova la piccola chiesa romanica dedicata a Sant'Egidio, patrono di eremiti e mendicanti. Fu edificata poco dopo l'anno Mille e rimase un fiorente monastero almeno fino al Trecento, poi la sua fortuna pian piano declinò. Negli anni Cinquanta fu di nuovo meta di spiritualità grazia a Padre David Maria Turoldo. Se la trovate aperta, potrete ammirare gli affreschi che vanno dal periodo medievale a quello rinascimentale. Perfetta per una piccola sosta di silenzio ristoratore nelle nostre giornate sempre di corsa, consigliatissima con lo spettacolo dei colori autunnali, ma splendida in ogni stagione. 


5. CHIESETTA DI SAN VITTORE E PONTE DI BREMBATE

 

 

Una piccola chiesina a picco sul Brembo, letteralmente. San Vittore ha una struttura curiosa e rara, è una chiesina rupestre su due livelli, quello inferiore che era un tempo una grotta (dove secondo la tradizione si rifugiò il martire Vittore in fuga) e che fu chiusa sul lato verso il fiume, e quello superiore che si vede dalla strada, una piccola aula unica con campanile, di epoca rinascimentale. Si può accedere al livello inferiore grazie ad una scala esterna con un bel porticato affacciato sul fiume, oppure dall'interno con quella che è una "scala santa", con 33 gradini (33 come gli anni del Cristo) che, se percorsi in determinate occasioni, fanno ottenere l'indulgenza plenaria. Proprio a due passi da San Vittore si trova anche il bel ponte medievale che, con due arcate, scavalca il letto roccioso del Brembo.


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